Archive for ottobre 2009
LA LEZIONE CHE NON VOGLIO IMPARARE
Ci sono persone che per sopravvivere fanno sacrifici e la mattina quando è ancora buio si alzano per guadagnarsi il pane. Ci sono persone che salgono addormentate sui bus della città e a tutte le ore raggiungono il loro luogo di lavoro. Questa è la gente comune che fatica, si trascina, s’ indurisce e tira avanti, a volte cadono, fanno degli errori e allora, nello stretto tempo che si ha per non soccombere, si riprende fiato e si continua la stessa strada. A me piace chiamarli eroi. Sono gli eroi dei giorni nostri. Poi, ci sono i super eroi.
Chi difende i genovesi?
Riporto il testo di un volantino distribuito dal MIL ( Movimento indipendentista ligure). Effettivamente se comparato con i dibattiti nazionali, queste rivendicazioni assumono un particolare sapore remoto di inaspettata concretezza. Insomma chiare rivendicazioni che influiscono direttamente e senza retorica sulla qualità della vita del cittadino genovese. Leggi il seguito di questo post »
Sicurezza sul lavoro e controlli. Il punto di vista dei medici. Di Roberto Tafuro
In molte realtà produttive siamo in grosse difficoltà ad assumere questo ruolo di controllori, perchè abbiamo impiegato tanti anni a costruire rapporti di fiducia reciproca con i lavoratori, che sono utili per la gestione di molte situazioni complesse nelle quali, pur cercando di mantenere il ruolo “terzo” che deve essere proprio del tecnico (della salute, nel nostro caso), ci adoperiamo per cercare di trovare soluzioni che permettano di tutelare due beni fondamentali analogamente importanti, ovvero la salute del lavoratore ma anche il suo posto di lavoro. Leggi il seguito di questo post »
Controlli sul lavoro e stupefacenti
RIFLESSIONI SUL RAPPORTO FRA INDIVIDUO, SICUREZZA SOCIALE E SUL RUOLO DELLA MEDICINA DEL LAVORO.
DI CARLOS RAFAEL ESPOSITO
“La mia libertà termina dove inizia quella del mio prossimo”. Con un adagio simile Voltaire, illuminista francese del XVIII secolo, descriveva efficacemente l’unico limite che può essere posto all’esercizio delle libertà individuali. Ho il diritto sacrosanto di disporre della mia libertà, per farci ciò che mi aggrada, sino a quando il mio agire non arreca danneggiamenti al prossimo. Vediamo allora come questo insegnamento viene recepito dai nostri politici e trasformato in legge nel campo delle attività compiute per diminuire uno dei principali flagelli che strazia la nostra società italiana: gli infortuni e le morti sul lavoro, in particolare, nelle loro concause relative all’abuso di alcolici e stupefacenti. Leggi il seguito di questo post »
RETORICHE DISUMANE di Marco Revelli
Ormai è chiaro, la campagna elettorale il governo la fa così. Con l’ostentazione pubblicitaria dei respingimenti. Con l’evocazione impudica dell’apartheid. Con l’esibizione della durezza «senza se e senza ma» – anzi, con l’invito esplicito a essere «cattivi» – contro i migranti. Insomma, mettendo in gioco quella risorsa potentissima sul piano emotivo e pericolosissima su quello civile, costituita dalle «retoriche del disumano». E spingendoci così sempre più giù su quel piano inclinato della civiltà e dei diritti lungo il quale ormai da anni, l’Italia sta cadendo. Leggi il seguito di questo post »
Giuseppe Occhiuto Sindacato AMBULANTI LIGURI
I mercati stanno vivendo un periodo che a dir poco possiamo definire drammatico a causa della crisi economica, ma non solo per questo motivo.
PROCESSO D’ APPELLO BOLZANETO
G8 2001. Al via il processo d’appello per i fatti di Bolzaneto. Le ombre di ieri, le ombre di oggi.
Tribunale di Genova, Aula Magna. Parte il processo di appello per i fatti accaduti nella caserma di Bolzaneto nel 2001 durante il vertice del G8.
Il clima è sereno in aula, gli avvocati rilassati scherzano fra colleghi, i pochi spettatori ammutoliti, attendono i tempi del cerimoniale giudiziario. Chi era presente, in silenzio, cerca ancora giustizia, dopo 8 anni. E 10 giorni dopo la sentenza che ha aumentato le pene, sino a 15 anni di reclusione, per i manifestanti processati per gli scontri, e imputati di devastazione e saccheggio, si riparte a sondare con gli strumenti giuridici, uno degli eventi più aberranti della storia italiana del dopoguerra. Leggi il seguito di questo post »