Posts Tagged ‘IMMIGRAZIONE’
La scuola italiana fra integrazione e interazione. Di Simohamed Kaabour
Ventidue anni fa, mio padre decise di cercar fortuna in Europa. Capitò in Italia declinando la Francia come paese di approdo perché in quegli anni, la fine degli anni Ottanta, il «bel paese» era celebre per la sua accoglienza. Lì riprese il suo vecchio mestiere e decise di attuare un ricongiungimento familiare. Noi arrivammo a Genova all’inizio degli anni novanta, quando «lo straniero» godeva ancora di quella sua aria esotica e misteriosa. Leggi il seguito di questo post »
O Barcellona o morte. L’Italia secondo Lamine.
Continua il viaggio del Secolo 21 nel mondo dell’immigrazione. La parola in prima persona a chi abbandona il proprio paese tentando la fortuna in Europa e in questa sempre più intollerante Italia. Le prospettive, speranze e paure di chi in Italia viene per dare un futuro migliore alla propria famiglia.
Il razzismo elegante fra le parole. Di Giacomo Solano
In questi anni si fa un gran parlare del fenomeno immigrazione senza sapere veramente di cosa si discorre. Molti giornali, telegiornali e pseudo-esperti raccontano l’immigrazione sbagliando già la base del discorso: chi parla, spesso, utilizza una terminologia erronea e approssimativa in modo da fuorviare l’audience e indirizzare parti dell’opinione pubblica verso una determinata opinione (spesso contraria e discriminatoria verso gli immigrati). L’uso di termini di per sé già carichi di un significato valoriale e di giudizio inficia di fatto la possibilità di un approccio sereno verso i fenomeni migratori: approccio che dovrebbe radicalmente cambiare a partire quindi dalle parole usate.
L’Arizona, l’America e la lega anti immigrazione. Di Saskia Sassen
Le misure repressive adottate dallo stato dell’Arizona nei confronti dei residenti irregolari, rappresentano parte di una politica più ampia diretta al controllo degli immigrati.
Gli Stati Uniti, in questo campo, hanno fatto ricorso ad un’azione statale che si può considerare estrema. Si tratta di una lunga storia, che comprende alti e bassi. L’attuale fase d’azione massiccia dello Stato è incominciata negli anni ‘90 con Bill Clinton. Ma gli Stati Uniti non sono i soli. Alcuni dei più potenti Stati nel mondo: Inghilterra, Francia, Italia, hanno riorientato in maniera crescente grande parte delle loro burocrazie statali per controllare, scovare, fermare, internare e deportare gli immigrati più marginali e più vulnerabili. Leggi il seguito di questo post »
I falsi miti sull’immigrazione. Di Giacomo Solano
Il tema dell’immigrazione connesso a quello della sicurezza è divenuto ormai una questione fondamentale del dibattito pubblico. Sotto questo profilo gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dal dilagare della paura verso l’altro e ciò è avvenuto soprattutto in relazione al presunto rapporto fra immigrazione clandestina e aumento della criminalità.
Bisogna, a questo punto, mettere in evidenza come tutto scaturisca dalla violazione del divieto, ingiustificato, di emigrare che porta quindi alla clandestinità e a tutti i rischi che ne conseguono. Inoltre molti italiani sono spaventati dall’attribuzione ai migranti di privilegi e benefici legati all’assistenza del cittadino da parte dello Stato: essi temono che ciò accentui la riduzione dei benefici che essi godono. Ma descrivere gli immigrati come coloro che ci “rubano” il lavoro e ci rendono più difficoltoso l’accesso ai servizi è dare una visione distorta, tendenziosa e perfino razzista della realtà.
Abitavo a Nervi e adesso sono in un CIE.
A. abitava a Nervi, adesso è in un CIE a Torino in Corso Brunelleschi dove esiste una di quelle strutture istituite con la legge Turco Napolitano: prima si chiamavano CPT, Centri di permanenza Temporanea, adesso invece l’acronimo è stato traslato in Centri di Identificazione ed Espulsione. La sostanza comunque non cambia, chi si trova rinchiuso lì dentro lo è su base amministrativa, non per un delitto commesso, ma per la semplice irregolarità di soggiorno. Che però da agosto è diventata un reato.
A. è stato portato in Corso Brunelleschi direttamente dalla galera. Infatti si trovava recluso, dopo aver scontato diverse condanne cumulate per diversi processi, da un periodo di 6 anni e mezzo.
Senza troppi giri di parole questa testimonianza riporta chi ascolta nella dimensione più nascosta di questo paese: la totale inottemperanza dei diritti umani per le persone che non hanno un santo in paradiso. Leggi il seguito di questo post »
Angela Burlando: “Il reato di clandestinità è contrario alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”
Degrado, videosorveglianza, telefoni intelligenti, mappe interattive del crimine, immigrazione e diritti, alpini, anarchici, avvisi orali e impunità delle forze dell’ordine.
Un punto di vista sulla realtà.
Decoro, degrado e sicurezza. Questo mettere sullo stesso piano ambiti differenti della vita collettiva che conseguenze può portare in termini di sviluppo del controllo sociale?
Primo marzo : tutti alla Commenda contro il razzismo
Nei giorni che ci separano dal primo marzo, le voci e le parole degli immigrati ci raccontano la necessità di un segnale forte di discontinuità con le pratiche istituzionali e legislative che regolano l’immigrazione. Appuntamento alle 18.oo presso la Commenda.
Verso il 1 Marzo a Genova.
Il primo marzo lo sciopero degli stranieri vuole rappresentare un momento di riflessione sulle tendenze discriminatorie e criminalizzanti che sottendono da anni le politiche e le pratiche che regolano l’immigrazione. Un fermarsi per guardarsi e riconoscersi, nel popolo del 1 marzo, nel rifiutare una legislazione che colpevolizza la migrazione, decontestualizzandola dalla cornice che l’ha prodotta: colonialismo e post colonialismo, le pratiche di sfruttamento coloniale riproposte in terra occidentale. L’Italia, per valenza territoriale, si trova al confine di un mondo che sta cambiando, ma non può esimersi da compiere il ruolo che la storia le ha riservato, rigettando le responsabilità di dimostrare che significhi essere un paese del diritto, facente parte di una comunità di stati che sul diritto fondano la propria esistenza. Leggi il seguito di questo post »